mercoledì 18 febbraio 2009

pensieri nella notte..

Tutto tace..
nella vita di angelina tutto sembra scorrere tranquillo e privo di tormenti..
Studio, lavoro, soprattutto mi preparo agli esami universitari dai ritmi incessanti. Ogni tanto qualche film con gli amici, o un'uscita nei locali. Ultimamente arrampico poco, non ho molto tempo. La mia vita in questo momento è tranquilla..che sta succedendo? Probabilmente ne avevo bisogno ma, non so perchè, dopo una settimana di tranquillità inizio a scalciare..
Non fa per me. Ci provo spesso a cercare un equilibrio, una serena vita normale, ogni tanto sogno anche ad un lavoro fisso ed un compagno per la vita.
Ma poi mi guardo intorno e soprattutto allo specchio..mi vedo timbrare un cartellino e tornare a casa la sera stanca con una famiglia che mi aspetta affamata..no, non fa per me..non ora.
Il giorno studio anatomia o faccio le traduzioni in lingua dei segni a scuola o..dove capita!
La sera arrampico e la notte scrivo.
Adoro tornare a casa e trovare i miei coinquilini per il cicchino della buonanotte.
Amo riempirmi di gente in casa di ogni età, fare cene in taverna con personaggi che si arrampicano sulle travi a vista lasciando i figli dormire liberi sul divano della mia sala.
Mi piace alzarmi la mattina con la curiosità di cosa mi succederà, chi incontrerò, cosa m'inventerò per divertirmi..
Le emozioni continuano a richiamare la mia attenzione. La voglia di momenti unici, di situazioni assurde, di ridere, di vita..
Da quanti giorni ho raggiunto il mio equilibrio? otto?
Mi sono già stancata, ho bisogno di qualcosa che lo sconvolga..

martedì 17 febbraio 2009

vi regalo un po' di ossigeno..

GLOBULI ROSSI (eritrociti): privi di nucleo, costituiscono il 99% delle cellule del sangue.
Essi sono deformabili e quindi capaci si percorrere capillari di calibro inferiore al loro diametro.
Contengono emoglobina.
Ciascuna molecola di emoglobina è composta da quattro gruppi eme. Al centro del gruppo eme vi è un atomo di ferro capace di legare labilmente ossigeno.
L'eritrocito funziona come trasportatore di ossigeno molecolare dai capillari polmonari verso i tessuti connettivi ai quali viene ceduto.

domenica 15 febbraio 2009

lentamente..


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendidafelicità.

(P. Neruda)

comandare il nostro cervello..


Fino a qualche mese fa non avrei mai pensato che dare dei comandi al mio cervello riuscisse a farrmi stare così bene.
Fino a qualche mese fa credevo che fosse impossibile tagliare i contatti con una o più persone che hai profondamente amato ma che ad un certo punto del vostro percorso insieme ti hanno voltato le spalle. Per mesi mi sono chiesta come stessero queste persone, cosa avevo fatto per mandarle via, perchè non erano lì ad incoraggiarmi a fare una scelta.
Il ricordo del passato vive in tutti noi finchè vogliamo farlo vivere. le persone che abbiamo amato sempre le ameremo, ma se vogliamo continuare a vivere c'è solo un modo per stare bene riprendendo in mano le redini della propria esistenza: staccare la spina.
I ricordi non vanno cancellati nè rimpianti ma semplicemente chiusi dolcemente in una scatola e messi da parte. Allo stesso tempo smettere di idealizzare, di sperare, di guardare il passato con amore e nostalgia..semplicemente chiudere, smettere di parlarne, pensarci, piangersi addosso richiamando la pesantezza di una sconfitta subita vittimizzandoci e facendo solo del male a noi stessi.
Chiudere. Riacquistare la propria dignità, ricominciare a coltivare i sogni ed investire su se stessi con la consapevolezza di poter raggiungere ciò che vogliamo se veramente e fortemente lo desideriamo.
Una volta dato questo comando al mio cervello, stupendomi di esserci riuscita, è successa una cosa che ha dell'incredibile..sono rinata.
Mi sento indistruttibile, felice, determinata, finalmente di nuovo o forse per la prima volta, padrona di me stessa.
Ho fatto una scelta che per mesi mi sono chiesta se fosse quella giusta. Le domeniche passate sui libri a studiare, bocciare gli esami, sacrifici su sacrifici in un momento buio, stretto, confuso..
Ora so che tutto la fatica spesa in questi mesi così difficili mi ha dato la forza per ripartire.
Ora so che questa è la strada giusta e che sono pronta ad affrontarla.
Ed ora cosa succede?

Si va in scena..

sabato 14 febbraio 2009

Buon S.Valentino..
























..a chi ama soprattutto una bellissima persona: SE STESSO!
La chiave per vivere bene e per essere in grado di dare amore gli altri.
Auguri!

mercoledì 11 febbraio 2009

fanculo pensiero!

Ieri ero arrivata al capolinea.
Oggi sono salita su di un altro treno e sono ripartita verso nuove destinazioni!
Ieri sera una bella scalata di gruppo e stamani già mi sono svegliata con un nuovo umore. Una leggerezza che da un po' di tempo non sentivo più.
Sono andata a Firenze a fare una traduzione ad un'assemblea sindacale. A parte il pallosissimo argomento politico che ho tradotto per tre ore consecutive, sicura di me, senza capirne assolutamente un cazzo, ho buscato anche la bellezza di 240,00 euro così, sull'unghia, senza troppi rompimenti, arrotolati e infilati in borsa. La giornata cominciava bene!
Ho pranzato con Michele ed Ettore (i miei fedeli clienti sordi, oltre ad essere miei grandi amici) e ci siamo mangiati un bel piatto di pasta con salsiccia e quartin di vinello rosso tra le risate nel raccontarci degli ex (e vi posso assicurare raccontati in lingua dei segni fanno ridere il doppio!!).
Finito il pranzo mi son detta: "mi dirigo verso la stazione e vado a casa a studiare anatomia..no, anzi, sai cosa?ho altri 4 giorni per studiare anatomia, ora vado a farmi un bel giro per Firenze e mando in culo qualsiasi pensiero opprimente!!".
E così è stato. Sono andata da mia sorella agli Uffizi, abbiamo fatto un giro insieme, ho sentito il teporino del sole sulla mia pelle e parlare in tante lingue tra i vicoletti vivi e colorati.
Sto molto meglio. Spesso rimaniamo intrappolati dalla più grossa prigione del mondo: la nostra testa. Chiaccheriamo per ore, ci sfoghiamo senza saper più cosa stiamo dicendo, rincorriamo dei sogni che non sappiamo più se son veramente quello che vogliamo o se sta diventando un nostro incaponimento. facciamo di tutto per provare giornalmente nuove emozioni, brividi, avventure che spesso ci lasciano amaro in bocca o che ad un certo punto ci fanno guardare intorno e dire: ma dove son finita? Eppure ci sono arrivata con le mie gambe fin qui! Eppure son io che ho voluto tutto questo! Quando arriviamo a quel punto c'è solo una cosa da fare.
Fermarsi, fare un bel sospiro, mettere un punto e..ricominciare da capo.Tutti i fantasmi che fanno baldoria nei meandri del nostro complicato cervello, spariranno.
Vi assicuro che funziona.

martedì 10 febbraio 2009

..ripartiamo da zero..

Ok ragazzi, un momento di pippe mentali ce l'abbiamo tutti. Ma quando le pippe cominciano ad essere serie, insistenti ed estenuanti c'è bisogno di fare qualcosa. Per se stessi soprattutto ma anche per chi ci sta intorno che non può impazzire dietro alle nostre allucinazioni sovrannaturali.
Io credo che questo momento per me sia molto delicato, un crollo psicofisico scatenato da un lungo periodo di stress. C'è di più. Da un anno e mezzo a questa parte mi è successo un po' di tutto e questo tutto probabilmente è successo anche perchè io stessa l'ho fatto succedere. Ciò che ti sta intorno rispecchia una realtà che è dentro di te. Non mi soffermo a raccontare tutte le cazzate fatte in quest'ultimo anno..eviterei di sputtanarmi. In un momento così poi, ho deciso di buttarmi in una sfida così. Quest'università è davvero un massacro psicofisico, non ti dà tregua, finito un esame pensi già a quello successivo che ti aspetta tra meno di una settimana. Quando poi l'argomento è leggerino e rilassante come può essere anatomia o statistica tutto è ancora più piacevole!
Ma torniamo a noi. Eventi di quest'ultimo anno, sommati a varie cazzate fatte, teste di cazzo sul lavoro, un'indipendenza economica da mantenere con le unghie e con i denti, ed una facoltà da ritmi incontenibili, credo (anzi, ne sono certa!) di essere arrivata al capolinea.
Devo ripartire da capo..

venerdì 6 febbraio 2009

Biologia:il massacro degli innocenti!


Finalmente è andata!Il primo esme orale l'ho dato e sono stata anche coraggiosa perchè è stata una vera agonia. Ci siamo presentati in 12 per dare sto orale..all'inizio eravamo circa quaranta tutti venuti solo per verbalizzare e lì un leggerissimo dubbio mi ha assalita: "ma cosa ci faccio io qui ad aspettare di sostenere l'orale quando ho passato entrambi gli scritti?Perchè non verbalizzo e non me ne vado a casina??"..ma il mio orgoglio s'è fatto sentire e nel momento in cui la prof ha proninciato il mio nome e cognome ho annunciato fiera di me di voler fare l'orale!
Siamo in 12, mi son detta, in un paio d'ore ci manda tutti a casa..sì, certo..nà mazza!!
Il massacro degli innocenti è durato 5 ore (dalle 9 di mattina alle 14 del pomeriggio!!)..verso le 10 e mezza circa entra l'audiometrista superasta e si mette a sedere accanto a me. Da lì son cominciate le risate, tra battute, lui che cercava di raccogliere più informazioni possibili sull'argomento, io che non vedevo l'ora di sedermi di fronte alla prof..
L'esito della prova è stata: metà bocciati, una è scoppiata in lacrime durante l'esame ed io, che dopo due settimane di mazzo, ho avuto la magra soddisfazione di mezzo punto in più dopo aver detto tutto quello che potevo dire..
ma va bene, l'importante è che sia andato.
Ed ora: pronta con l'anatomia!