Ieri ero arrivata al capolinea.
Oggi sono salita su di un altro treno e sono ripartita verso nuove destinazioni!
Ieri sera una bella scalata di gruppo e stamani già mi sono svegliata con un nuovo umore. Una leggerezza che da un po' di tempo non sentivo più.
Sono andata a Firenze a fare una traduzione ad un'assemblea sindacale. A parte il pallosissimo argomento politico che ho tradotto per tre ore consecutive, sicura di me, senza capirne assolutamente un cazzo, ho buscato anche la bellezza di 240,00 euro così, sull'unghia, senza troppi rompimenti, arrotolati e infilati in borsa. La giornata cominciava bene!
Ho pranzato con Michele ed Ettore (i miei fedeli clienti sordi, oltre ad essere miei grandi amici) e ci siamo mangiati un bel piatto di pasta con salsiccia e quartin di vinello rosso tra le risate nel raccontarci degli ex (e vi posso assicurare raccontati in lingua dei segni fanno ridere il doppio!!).
Finito il pranzo mi son detta: "mi dirigo verso la stazione e vado a casa a studiare anatomia..no, anzi, sai cosa?ho altri 4 giorni per studiare anatomia, ora vado a farmi un bel giro per Firenze e mando in culo qualsiasi pensiero opprimente!!".
E così è stato. Sono andata da mia sorella agli Uffizi, abbiamo fatto un giro insieme, ho sentito il teporino del sole sulla mia pelle e parlare in tante lingue tra i vicoletti vivi e colorati.
Sto molto meglio. Spesso rimaniamo intrappolati dalla più grossa prigione del mondo: la nostra testa. Chiaccheriamo per ore, ci sfoghiamo senza saper più cosa stiamo dicendo, rincorriamo dei sogni che non sappiamo più se son veramente quello che vogliamo o se sta diventando un nostro incaponimento. facciamo di tutto per provare giornalmente nuove emozioni, brividi, avventure che spesso ci lasciano amaro in bocca o che ad un certo punto ci fanno guardare intorno e dire: ma dove son finita? Eppure ci sono arrivata con le mie gambe fin qui! Eppure son io che ho voluto tutto questo! Quando arriviamo a quel punto c'è solo una cosa da fare.
Fermarsi, fare un bel sospiro, mettere un punto e..ricominciare da capo.Tutti i fantasmi che fanno baldoria nei meandri del nostro complicato cervello, spariranno.
Vi assicuro che funziona.
mercoledì 11 febbraio 2009
martedì 10 febbraio 2009
..ripartiamo da zero..
Ok ragazzi, un momento di pippe mentali ce l'abbiamo tutti. Ma quando le pippe cominciano ad essere serie, insistenti ed estenuanti c'è bisogno di fare qualcosa. Per se stessi soprattutto ma anche per chi ci sta intorno che non può impazzire dietro alle nostre allucinazioni sovrannaturali.
Io credo che questo momento per me sia molto delicato, un crollo psicofisico scatenato da un lungo periodo di stress. C'è di più. Da un anno e mezzo a questa parte mi è successo un po' di tutto e questo tutto probabilmente è successo anche perchè io stessa l'ho fatto succedere. Ciò che ti sta intorno rispecchia una realtà che è dentro di te. Non mi soffermo a raccontare tutte le cazzate fatte in quest'ultimo anno..eviterei di sputtanarmi. In un momento così poi, ho deciso di buttarmi in una sfida così. Quest'università è davvero un massacro psicofisico, non ti dà tregua, finito un esame pensi già a quello successivo che ti aspetta tra meno di una settimana. Quando poi l'argomento è leggerino e rilassante come può essere anatomia o statistica tutto è ancora più piacevole!
Ma torniamo a noi. Eventi di quest'ultimo anno, sommati a varie cazzate fatte, teste di cazzo sul lavoro, un'indipendenza economica da mantenere con le unghie e con i denti, ed una facoltà da ritmi incontenibili, credo (anzi, ne sono certa!) di essere arrivata al capolinea.
Devo ripartire da capo..
Io credo che questo momento per me sia molto delicato, un crollo psicofisico scatenato da un lungo periodo di stress. C'è di più. Da un anno e mezzo a questa parte mi è successo un po' di tutto e questo tutto probabilmente è successo anche perchè io stessa l'ho fatto succedere. Ciò che ti sta intorno rispecchia una realtà che è dentro di te. Non mi soffermo a raccontare tutte le cazzate fatte in quest'ultimo anno..eviterei di sputtanarmi. In un momento così poi, ho deciso di buttarmi in una sfida così. Quest'università è davvero un massacro psicofisico, non ti dà tregua, finito un esame pensi già a quello successivo che ti aspetta tra meno di una settimana. Quando poi l'argomento è leggerino e rilassante come può essere anatomia o statistica tutto è ancora più piacevole!
Ma torniamo a noi. Eventi di quest'ultimo anno, sommati a varie cazzate fatte, teste di cazzo sul lavoro, un'indipendenza economica da mantenere con le unghie e con i denti, ed una facoltà da ritmi incontenibili, credo (anzi, ne sono certa!) di essere arrivata al capolinea.
Devo ripartire da capo..
venerdì 6 febbraio 2009
Biologia:il massacro degli innocenti!

Finalmente è andata!Il primo esme orale l'ho dato e sono stata anche coraggiosa perchè è stata una vera agonia. Ci siamo presentati in 12 per dare sto orale..all'inizio eravamo circa quaranta tutti venuti solo per verbalizzare e lì un leggerissimo dubbio mi ha assalita: "ma cosa ci faccio io qui ad aspettare di sostenere l'orale quando ho passato entrambi gli scritti?Perchè non verbalizzo e non me ne vado a casina??"..ma il mio orgoglio s'è fatto sentire e nel momento in cui la prof ha proninciato il mio nome e cognome ho annunciato fiera di me di voler fare l'orale!
Siamo in 12, mi son detta, in un paio d'ore ci manda tutti a casa..sì, certo..nà mazza!!
Il massacro degli innocenti è durato 5 ore (dalle 9 di mattina alle 14 del pomeriggio!!)..verso le 10 e mezza circa entra l'audiometrista superasta e si mette a sedere accanto a me. Da lì son cominciate le risate, tra battute, lui che cercava di raccogliere più informazioni possibili sull'argomento, io che non vedevo l'ora di sedermi di fronte alla prof..
L'esito della prova è stata: metà bocciati, una è scoppiata in lacrime durante l'esame ed io, che dopo due settimane di mazzo, ho avuto la magra soddisfazione di mezzo punto in più dopo aver detto tutto quello che potevo dire..
ma va bene, l'importante è che sia andato.
Ed ora: pronta con l'anatomia!
giovedì 29 gennaio 2009
una bella cena di pesce per festeggiare l'esame rimandato!!
Ieri pomeriggio ero abbastanza agitata..anzi, leviamo l'abbastanza!Ero convinta di dover sostenere l'esame di biologia stamani e dalla mattina alle nove, mi ero fiondata a casa della Francy (la mia paziente compagna di studi) a farmi tartassare di domande per verificare la mia preparazione. Verso le due tutti a tavola! Pranzo fantastico: risotto alla milanese (d'oc!) e involtini di carne con prosciutto e formaggio..una goduria!! dopo questa fantastica mangiata ci mettiamo un po' a giocare a quel gioco fighissimo che fai finta di colpire la palla con una specie di mouse (quello nuovissimo, che mentre giochi ci dai di polso come se stessi veramente giocando a tennis ed allo stesso momento ti accorgi che non stai colpendo un cazzo e che sei di fronte ad uno schermo!)..dopodichè..full immersion di biologia!
Tra una trascrittasi inversa, un cioccolatino, una legge di Mendel ed un moccolo, chiama il nostro compagno Davide che ci annuncia: ragazze, l'esame è stato rimandato al 6 di febbraio....
AL 6 DI FEBBRAIOOOOOOOOO???
Una lacrima sul visooo..ho capito tante coseee...
Ma come al 6 di febbraio?? Tra meno di 20 giorni abbiamo l'esame di anatomia su tuuuttii ma dico proprio tuuutttii gli apparati (che a me solo per imparare il cardiocircolatorio mi ci vorranno un paio d'anni :)!! e poi no, dai, non si può rimandare un esame di una settimana, nelle triennali di medicina una settimana guadagnata è questione di vita o di morte, prepariamo gli esami sfruttando qualsiasi tempo e qualsiasi luogo..sul treno, a letto, per la strada..l'altro ieri addirittura anche in bagno..no dai, non si può..e poi oltretutto mi sono pure fottuta l'arte fiera per studiare!!
Vabbè, riponendo i libri delicatamente sulla scrivania..(per non dire lanciando!)..subito ci fiondiamo sul letto a parlare di cazzate fino alle 17:40..
Alle 17:50 parto da Montemurlo per tornare a casa a Valdibrana..
Esattamente un'ora dopo ero una mega topa a bordo di una C2 a metano diretta verso Firenze sud..dal momento che l'esame era rimandato potevo concedermi una mega cena di pesce con i miei vecchi alunni sordi e con i loro ex professori.
Ristorantino "Il piatto stregato" non è che lo scrivo così, c'è un motivo ben preciso e cioè: un invito a non andare a sto ristorantino!
Un'inculata paurosa! Menù fisso: una cucchiaiata di polpo con patate, tre cozze a testa, una forchettata di spaghetti allo scoglio (non sapevo che nei dintorni dello scoglio ci fossero solo due tristissimi gamberetti che si tengono compagnia) e mezz'orata..cioè, in realtà hanno portato tre vassoi con tre orate a vassoio, 3x3=9 (si vede che ho dato l'esame di statistica eh??) nove orate per un tavolo da 12 persone..e vino, ovviamente fuori dal prezzo del menù fisso. Io, tanto per gradire, mi son fatta fuori una parte dell'orata che forse (anzi..leviamo pure il forse!! :)non toccava a me e una bottiglia di bianco (con il prof di diritto che cercava di placare il mio animo da alcolizzata ricordandomi che dovevo tornare a Pt da Firenza sud) e per finire: un tortino al cioccolato che doveva avere un morbido ripieno di crema di cioccolato..vado ad affondare la forchetta nel mobido cuore e cosa trovo?? Un cuore duro come uno scoglio (quello che mancava nello spaghetto!).
Alla fine arriva il magico conto.
RULLO DI TAMBURI.....
il totale era la modica cifra di........ 450,00 euro!!!
Michele guarda il conto e chiede un amaro per tutti (ovviamente offerto dalla casa!)..la cameriera imbarazzata chiede con un timido sorrisino: "andava tutto bene" e Michele sorridendo con un filo di voce e con dei segni capibilissimi le dice: "bene, bene..una bella inculata!".
La cameriera ancor più imbarazzata prende in menù e dice "ma no..ma..c'era il vino..i dolci.."
Sì..Sì..
Abbiamo concluso la serata a cercare per un'ora la macchina di una tipa che si era dimenticata dove l'aveva parcheggiata. Durante la ricerca (abbiamo girato per circa un'ora con la macchina di Michele!) una macchina dietro di noi ci voleva superare e Michele comincia ad alterarsi..le due macchine si affiancano fino a fermarsi l'una accanto all'altra in mezzo alla strada..Michele attraverso segni (anche questi capibilissimi!) si lancia in uno scontro all'ultimo
gesto, poi riparte sempre più nervoso. L'alrta macchina ci segue per un bel pezzo, finchè non si ferma vicino ad un cantiere, il guidatore scende per raccogliere delle pietre, risale in macchina e riparte......a quel punto guardo Michele con occhi sbarrati e con i segni gli dico: "schiaccia il piede sull'accelleratore ciccio che qui ci fanno il culo!!"..
Per fortuna li abbiamo seminati e, nell'addentrarci in stradine anguste per seminarli, abbiamo anche ritrovato l'altra auto! Della serie non tutti i mali vengono per nuocere!
Ora capisco perchè si dice tanto che fare l'interprete lis, nella vita, è una scelta impegnativa!
Tra una trascrittasi inversa, un cioccolatino, una legge di Mendel ed un moccolo, chiama il nostro compagno Davide che ci annuncia: ragazze, l'esame è stato rimandato al 6 di febbraio....
AL 6 DI FEBBRAIOOOOOOOOO???
Una lacrima sul visooo..ho capito tante coseee...
Ma come al 6 di febbraio?? Tra meno di 20 giorni abbiamo l'esame di anatomia su tuuuttii ma dico proprio tuuutttii gli apparati (che a me solo per imparare il cardiocircolatorio mi ci vorranno un paio d'anni :)!! e poi no, dai, non si può rimandare un esame di una settimana, nelle triennali di medicina una settimana guadagnata è questione di vita o di morte, prepariamo gli esami sfruttando qualsiasi tempo e qualsiasi luogo..sul treno, a letto, per la strada..l'altro ieri addirittura anche in bagno..no dai, non si può..e poi oltretutto mi sono pure fottuta l'arte fiera per studiare!!
Vabbè, riponendo i libri delicatamente sulla scrivania..(per non dire lanciando!)..subito ci fiondiamo sul letto a parlare di cazzate fino alle 17:40..
Alle 17:50 parto da Montemurlo per tornare a casa a Valdibrana..
Esattamente un'ora dopo ero una mega topa a bordo di una C2 a metano diretta verso Firenze sud..dal momento che l'esame era rimandato potevo concedermi una mega cena di pesce con i miei vecchi alunni sordi e con i loro ex professori.
Ristorantino "Il piatto stregato" non è che lo scrivo così, c'è un motivo ben preciso e cioè: un invito a non andare a sto ristorantino!
Un'inculata paurosa! Menù fisso: una cucchiaiata di polpo con patate, tre cozze a testa, una forchettata di spaghetti allo scoglio (non sapevo che nei dintorni dello scoglio ci fossero solo due tristissimi gamberetti che si tengono compagnia) e mezz'orata..cioè, in realtà hanno portato tre vassoi con tre orate a vassoio, 3x3=9 (si vede che ho dato l'esame di statistica eh??) nove orate per un tavolo da 12 persone..e vino, ovviamente fuori dal prezzo del menù fisso. Io, tanto per gradire, mi son fatta fuori una parte dell'orata che forse (anzi..leviamo pure il forse!! :)non toccava a me e una bottiglia di bianco (con il prof di diritto che cercava di placare il mio animo da alcolizzata ricordandomi che dovevo tornare a Pt da Firenza sud) e per finire: un tortino al cioccolato che doveva avere un morbido ripieno di crema di cioccolato..vado ad affondare la forchetta nel mobido cuore e cosa trovo?? Un cuore duro come uno scoglio (quello che mancava nello spaghetto!).
Alla fine arriva il magico conto.
RULLO DI TAMBURI.....
il totale era la modica cifra di........ 450,00 euro!!!
Michele guarda il conto e chiede un amaro per tutti (ovviamente offerto dalla casa!)..la cameriera imbarazzata chiede con un timido sorrisino: "andava tutto bene" e Michele sorridendo con un filo di voce e con dei segni capibilissimi le dice: "bene, bene..una bella inculata!".
La cameriera ancor più imbarazzata prende in menù e dice "ma no..ma..c'era il vino..i dolci.."
Sì..Sì..
Abbiamo concluso la serata a cercare per un'ora la macchina di una tipa che si era dimenticata dove l'aveva parcheggiata. Durante la ricerca (abbiamo girato per circa un'ora con la macchina di Michele!) una macchina dietro di noi ci voleva superare e Michele comincia ad alterarsi..le due macchine si affiancano fino a fermarsi l'una accanto all'altra in mezzo alla strada..Michele attraverso segni (anche questi capibilissimi!) si lancia in uno scontro all'ultimo
gesto, poi riparte sempre più nervoso. L'alrta macchina ci segue per un bel pezzo, finchè non si ferma vicino ad un cantiere, il guidatore scende per raccogliere delle pietre, risale in macchina e riparte......a quel punto guardo Michele con occhi sbarrati e con i segni gli dico: "schiaccia il piede sull'accelleratore ciccio che qui ci fanno il culo!!"..
Per fortuna li abbiamo seminati e, nell'addentrarci in stradine anguste per seminarli, abbiamo anche ritrovato l'altra auto! Della serie non tutti i mali vengono per nuocere!
Ora capisco perchè si dice tanto che fare l'interprete lis, nella vita, è una scelta impegnativa!
lunedì 26 gennaio 2009
Il mio primo esame orale..

Dopo tanto tempo, torno a fare gli esami orali..ganzo!Mi sento viva ed emozionata come una ragazzina che affronta la sua prima prova universitaria a 19 anni..peccato che io ne ho 8 in più, ma se devo essere sincera, sto molto meglio ora di quando ne avevo 19!
Pensare a quante paranoie mi sono fatta, tornassi indietro penserei meno alle conseguenze e vivrei più alla giornata.
Ma sì ragazzi, è così. Ci fasciamo la testa per tutto senza renderci conto che stiamo perdendo attimi preziosi della nostra vita a pensare ed a torturarci di pippe mentali senza accorgerci che la vita scorre e che guardare il passato e sperare nel futuro serve solo ad una cosa: perdere il presente! E poi ho notato una cosa incredibile, quando me ne sono accorta mi sono data dell'imbecille per non averlo capito prima.
Mentre sto vivendo qualcosa, quel qualcosa in quel momento non mi sembra un granchè.
E ripenso al passato, a come era bello quando avevo qualcos'altro e mi faccio paranoie su come sarà il futuro con ciò che ho in quel momento.
Poi passa un po' di tempo e ripensando a ciò che ho appena vissuto (e che magari ho lasciato andare pensando che non fosse abbastanza) lo rimpiango!!Assurdo no??
E invece no! Sono sicura di non esser l'unica ad aver avuto questa sensazione.
Ciò che hai perso e specialmente quando ti accorgi di averlo perso o ti accorgi che il tempo è passato, capisci che quell'emozione che hai vissuto era veramente bellissima..ma la cosa ganza è proprio questa: è proprio perchè è finita che la ricordi e sorridi ripercorrendo la bella sensazione che ti dava.
Quando qualcosa continua, sempre uguale, giorno dopo giorno, non è più emozione ma una semplice quotidianità.
Io non so quando mi adatterò alla quotidianità, credo mai. La ricerca continua di emozioni e di momenti che non si ripetono, di sguardi, brividi, attimi, lacrime, risate..forse la mia vita è bella proprio perchè è così, perchè credo che nella monotonia non viviamo..semplicemente sopravviviamo.
Il mio coinquilino ride ogni volta che gli dico: "attraverso un momento perticolare della mia vita" e lui mi risponde: "e quando mai non lo attraversi?".
crescendo però ho imparato una cosa: bisogna vivere del presente e guardarsi veramente intorno..viverlo senza pensare a cosa mi metto domani o a come andrà l'esame di giovedì o perchè un rapporto prima era in un modo ed ora all'improvviso è in un altro.
Fermarsi. Guardarsi intorno..io stasera l'ho fatto e mi s'è scaldato il cuore.
Ho visto i miei genitori, mia madre che sorrideva di fronte ad una fetta di torta alla ricotta, naturale come lei. Mio padre che giocava con il cane lanciandole pezzetti di mela fingendo di preparare un numero da circo. Mia sorella ed il suo compagno che ridevano divertiti. All'improvviso ho sentito il calore della mia famiglia riunita, genuina, felice..e ho capito.
Ho capito che tutto questo mi basta per essere felice in questo presente..
sabato 17 gennaio 2009
la leonessa si riposa

Vi prego di ricordare che la pazienza è di per sè una sfida e che spesso è la chiave per farsi strada in una situazione apparentemente senza via d'uscita.
-Daisaku Ikeda-
..finalmente un po' di sano riposo della mente e del corpo.Nessun uomo che rapisce i miei pensieri e coccola il mio corpo, nessuna gelosia stressante, nessuno schema o atteggiamento che rovina un sano e naturale rapporto. Voglio condividere la mia vita col mondo e non più con uomini che non capiscono le mie emozioni.
Perchè quando un uomo ed una donna s'incontrano la maggior parte delle volte scattano meccanismi che arrivano a distruggere la bellezza della naturale animalità?
Sono stanca di chiedermelo e stanca di dover sottopormi a stupidi tentennamenti che portano solo alla rovina del piacevole scambio spontaneo..
Sono SINGLE dopo 13 anni di storie, rapporti, amicizie intense..voglio vivermi ogni singola emozione guardando il mondo con i miei occhi e condividendolo con le persone che mi accompagnano in questo mio cammino: amici, familiari, animali..persone di ogni età, razza e sesso senza pensare di guardarmi intorno per cercare un'emozione sessuale o un rapporto di coppia duraturo.Per la prima volta nella mia vita NON VOGLIO UN COMPAGNO ma voglio gustarmi in piacere di numerose compagnie.
Per cominciare vi dedico questo quadro di Marck Rothko. Oggi mio padre mi ha portato un suo catalogo ed io me lo sono gustato scaldata dai raggi del sole, fuori al balcone della mia vecchia stanza dove da piccola scrivevo per nottate intere d'estate, illuminata da numerose candele, osservando di fronte a me Pistoia di notte, piccola e silenziosa..
Ieri finalmente, dopo tanti anni, ho ricominciato a scrivere su carta. Questo è un buon segno, è l'inizio di un nuovo, lungo cammino..
sabato 10 gennaio 2009
il delirio della statistica parte seconda!!
ebbene sì..sono sempre qui.. rapita da quest'influenza, in casa si sente il silenzio dell'assenza, tiro un sospiro e metto da parte il sollazzo per tornare con la testa sui libri ed affrontare questa... materia del cazzo!!
Mi concedo ancora qualche minuto di stacco per poi tornare a ripetere concetti di statistica come fossi un pappagallo. tutto questo è abbastanza alienante soprattutto rimanere chiusa in casa per tre giorni con tosse cavernosa a parlare ininterrottamente di probabilità..certe volte mentre parlo mi chiedo serenamente: ma si può sapere cosa sto dicendo? Qual è il significato di quello che sto ripetendo?
E poi ganzo..mi dovreste vedere: cammino in su e in giù nella stanza ripetendo convinta ad alta voce, cerco di dare anche un'intonazione alla mia voce, muovo le mani per sostenere il discorso, sicura e spavalda.. poi ad un certo punto mi fermo e dico:
"vabè..ssì..ok..beh si insomma..più o meno..ma sì dai, il concetto è quello!"
Tra stime, stimatori e parametri osservo irrequieta un accendino e il desiderio di appiccare un enorme fuoco alimentato dal libro di statistica è davvero irrefrenabile!
Ora io mi chiedo: ma una povera disgraziata che fino a tre mesi fa non sapeva neanche come si tenesse in mano una calcolatrice, può passare le giornate a calcolare la sensibilità e la specificità di un test diagnostico??
Mia madre quando mi ha visto passare le domeniche a spippolare sulla calcolatrice ha perso l'uso della parola per un'intera giornata. Entrava in camera dove stavo studiando tutta concentrata, si bloccava di fronte a me, mi osservava attentamente abbassandosi gli occhiali da vista e con l'altra mano si tappava la bocca..senza dire una parola usciva per poi rientrare dopo una ventina di minuti con una tazza di camomilla fumante che mi appoggiava sul tavolo da lavoro..sempre senza proferir parola! L'unica cosa che disse in quella domenica fu: tutto mi sarei immaginata tranne vederti una domenica intera con la calcolatrice in mano!
Ebbene sì ragazzi..la tristezza!non ci si può ridurre a 27 anni a studiare di domenica..
ma in fondo cosa mi lamento, ho scelto io di intraprendere questa strada, lo sapevo che le triennali di medicina son toste..l'importante comunque è fare le proprie scelte ed andare avanti con determinazione, lavorare per ottenere attraverso un duro lavoro..la meta è lontana ma sono sicura che riuscirò a raggiungerla..
Mi concedo ancora qualche minuto di stacco per poi tornare a ripetere concetti di statistica come fossi un pappagallo. tutto questo è abbastanza alienante soprattutto rimanere chiusa in casa per tre giorni con tosse cavernosa a parlare ininterrottamente di probabilità..certe volte mentre parlo mi chiedo serenamente: ma si può sapere cosa sto dicendo? Qual è il significato di quello che sto ripetendo?
E poi ganzo..mi dovreste vedere: cammino in su e in giù nella stanza ripetendo convinta ad alta voce, cerco di dare anche un'intonazione alla mia voce, muovo le mani per sostenere il discorso, sicura e spavalda.. poi ad un certo punto mi fermo e dico:
"vabè..ssì..ok..beh si insomma..più o meno..ma sì dai, il concetto è quello!"
Tra stime, stimatori e parametri osservo irrequieta un accendino e il desiderio di appiccare un enorme fuoco alimentato dal libro di statistica è davvero irrefrenabile!
Ora io mi chiedo: ma una povera disgraziata che fino a tre mesi fa non sapeva neanche come si tenesse in mano una calcolatrice, può passare le giornate a calcolare la sensibilità e la specificità di un test diagnostico??
Mia madre quando mi ha visto passare le domeniche a spippolare sulla calcolatrice ha perso l'uso della parola per un'intera giornata. Entrava in camera dove stavo studiando tutta concentrata, si bloccava di fronte a me, mi osservava attentamente abbassandosi gli occhiali da vista e con l'altra mano si tappava la bocca..senza dire una parola usciva per poi rientrare dopo una ventina di minuti con una tazza di camomilla fumante che mi appoggiava sul tavolo da lavoro..sempre senza proferir parola! L'unica cosa che disse in quella domenica fu: tutto mi sarei immaginata tranne vederti una domenica intera con la calcolatrice in mano!
Ebbene sì ragazzi..la tristezza!non ci si può ridurre a 27 anni a studiare di domenica..
ma in fondo cosa mi lamento, ho scelto io di intraprendere questa strada, lo sapevo che le triennali di medicina son toste..l'importante comunque è fare le proprie scelte ed andare avanti con determinazione, lavorare per ottenere attraverso un duro lavoro..la meta è lontana ma sono sicura che riuscirò a raggiungerla..
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